Controlli non distruttivi e trattamenti termici: l’innovazione nella diagnosi di falle per l’industria

I controlli non distruttivi denominati spesso con la sigla CND son un insieme di rilievi ed analisi effetuati con metodi non invasivi, che non comportano cioè l'alterazione del materiale nè la sua distruzione: queste indagini sono finalizzate alla identificazione di eventuali difetti e falle nella struttura.

Utilizzate con efficacia sempre crescente per l'industria industria aereonautica e spaziale, per quella automobilistica negli impianti di siderurgia, idrici e termoelettrici, hanno una larga applicazione anche nel settore degli esplosivi, dei mezzi di sollevamento, e dei recipienti in pressione.

Applicazione dei controlli non distruttivi per l'industria

Analizzare un materiale, testarne l'integrità, la capacità di sforzo, la durata e molti altri fattori, senza asportare, distruggere e sezionare il materiale stesso è il vantaggio straordinario offerto dai controlli non distruttivi.

Aziende specializzate (in Italia Centrotest, puoi visitare il sito web Centrotest riescono con l'ausilio della fisica e della chimica e condurre ricerche non distruttive sui componenti di un industria con innumerevoli vantaggi. Questi controlli possono essere condotti su un singolo pezzo sostituendo il tradizionale metodo di controllo distruttivo "a campione", fornendo un quadro di diagnosi completo ed esaustivo al fine di prevenire malfunzionamenti e falle nel sistema.

Tra le metodologie più utilizzate per eseguire controlli non distruttivi vi sono le tecniche radiografiche tradizionali oppure digitali, l'uso di ultrasuoni, i quali impiegano onde sonore ad alta frequenza per diagnosticare eventuali rotture e crepe. Anche la tecnica delle correnti indotte è molto usata, insieme a quella magnetoscopica, a quella ad emissione acustica, a quella termografica e a quella del tradizionale controllo visivo, conosciuto come Visual test. Largamente usata anche nel campo edile, la tecnica del controllo non distruttivo offre importanti vantaggi di ordine logistico: è possibile intervenire all'interno di edifici senza la necessità di evacuarli, limitando al minimo i disagi che invece si avrebbero con l'utilizzo di tecniche distruttive a campione.La tecnica del trattamento termico parziale o localizzato Il trattamento termico fa parte delle metodologie del controllo non distruttive in quanto permette di sottoporre un materiale o un componente ad un getto di calore ad altissime temperature, il tutto fuori dal forno. Il trattamento termico localizzato è infatti adatto a tutti quei componenti che per logistica, dimensioni o per il fatto di essere incorporati in altri elementi, non possono essere trasportati in forno. Questo tipo di trattamento è utilizzato anche in tutti quei casi in cui il materiale necessita di cicli particolari di raffreddamento, con lo scopo di raggiungere determinate condizioni chimico / fisiche a richiesta del cliente.

I trattamenti termici eseguiti su acciaio, come per esempio il trattamento di distensione, risulta di particolare interesse da parte delle aziende metallurgiche, che ne hanno notato l'efficacia e l'importanza. Relativamente al tipo di materiale, alle sue condizioni chimiche e ai fattori logistici, questo può essere sottoposto a trattamenti in grado di raggiungere la notevole temperatura di 1200° fuori dal forno. È poi possibile trattare il materiale per eseguire solubilizzazione, normalizzazione, ferritizzazione, bonifica e ricottura.