Matera: 8 motivi per visitare la Città dei Sassi
in foto: Matera e suoi sassi. Foto di carlo75
Matera è una delle città più incantevoli d’Italia, un paese che testimonia una storia di successo, infatti, ha saputo rialzarsi e diventare un vanto per tutto il nostro paese. Il cosiddetto periodo della vergogna, rappresenta un momento buio per Matera, e si concentra tra il XIX e XX secolo quando si ebbe un aumento della popolazione che continuava a concentrava tutta nei Sassi, che materialmente non riuscivano più a contenerla. La popolazione che viveva principalmente di agricoltura e pastorizia si trovò a dormire sotto lo stesso tetto con i loro animali, in condizioni igieniche precarie. Fu lo scrittore Carlo Levi, nel suo “Cristo si è fermato a Eboli” del 1945, a far conoscere la città di Matera e le tristi condizioni in cui versava. La città arrivò all’attenzione dei politici, tra cui Alcide de Gasperi, fino alla firma di una legge speciale con cui gli abitanti dei Sassi vennero forzatamente fatti sloggiare dalle loro case. Nel frattempo i Sassi vengono notati dai turisti, in particolar modo stranieri, cominciando a diventare una delle attrazioni principali del Sud Italia.
Gli storici rioni, nel 1993, sono stati riconosciuti come Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco. Ma non solo, nel 2014 la città è stata designata Capitale Europea della Cultura 2019 ed ospiterà 50 settimane di eventi con 330 giorni di programmazione.
Già solo questo lascia intravedere quali sono i motivi principali per visitare Matera. Ma vediamo nel dettaglio cosa scoprire a Matera, oltre ai Sassi.
1. Dormire in un Sasso
in foto: sassi di matera. Foto di chatst2
L’appellativo di “Città dei Sassi” deriva gli storici rioni, considerati tra i nuclei abitativi più antichi al mondo che, nel 1993, sono stati riconosciuti come Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco. Durante una visita a Matera si può vivere un’esperienza unica: dormire in un Sasso. Si tratta di grotte restaurate, che mentre all’esterno hanno mantenuto il loro fascino, all’interno sono dotate di tutti i comfort. E’ davvero suggestivo passare la notte in queste grotte, un tempo, luogo di malavita e degrato, diventate i luoghi più romantici dove dormire.
2. Perchè è la Capitale della Cultura
in foto: Matera, capitale della Cultura. Foto di Rocco Scattino
La bellezza di Matera troverà il suo apice proprio nel 2019, quando la città affronterà la nuova sfida di essere Capitale Europea della Cultura. Il titolo torna in Italia dopo ben 15 anni, dopo Genova nel 2004. A partire da Gennaio, Matera, ospiterà 50 settimane di eventi con 330 giorni di programmazione. Lo slogan della manifestazione è “Matera 2019 open future”, un claim che segue il concetto di cultura aperta. La programmazione ruota intorno ai cinque temi che sono stati presentati nel dossier di candidatura: Radici e percorsi, Continuità e rotture, Futuro remoto, Utopie e distopie, Riflessioni e connessioni. Durante la kermesse si susseguiranno mostre ed eventi, progetti locali e altri di stampo europeo, con oltre 300 eventi la cui lista completa si trova sul sito ufficiale. Per seguire i vari eventi si potrà acquistare il “Passaporto 2019” che, al costo di 19 euro, permetterà di assistere a tutte le manifestazioni e di acquisire la cittadinanza temporanea. Quest’ultima darà la possibilità di vivere appieno l’offerta culturale e comporta anche il dovere di portare a Matera un oggetto che rappresenti la propria idea di cultura. Gli oggetti racconti daranno vita al una mostra dal titolo “Open future”.
3. Ammirare un paesaggio unico al mondo
in foto: Panorama di Matera. Foto di firomex
Inutile girarci intorno, il motivo per cui Matera è famosa in tutto il mondo sono i sui Sassi. La vista di Matera è uno spettacolo unico, infatti, si ammira un ammasso di case, quasi una sull’altra, edificate senza un criterio ben preciso. Queste sono le vecchie abitazioni contadine, oggi recuperate a usi più moderni, che furono ricavate dalla roccia tufacea. Il centro storico di Matera si divide in due Sassi: il Sasso Caveoso a sud, e il Sasso Barisano a nord. Al centro c’è il rione Civita, la parte più antica della città fortificata, dove si individuano ancora resti delle vecchie mura. Il centro è un intreccio di stradine tortuose, grotte, chiese rupestri e cunicoli sotterranei, che si sono adattati al contesto naturale.
4. Scoprire le Chiese rupestri
in foto: Chiesa rupestre nei sassi di Matera. Foto di chatst2
Come le abitazioni, anche le chiese di Matera sono scavate nella roccia. Le chiese rupestri sono tantissime ed è impossibile elencarle tutte. Per la tutela di questi tesori storici è stato istituito il Parco delle Chiese Rupestri del Materano, che vanta anche il titolo di patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Tra le chiese rupestri visitabili ricordiamo: la chiesa di San Pietro Barisano che sorge nel Sasso dallo stesso nome, la chiesa di Santa Lucia alle Malve che vanta notevoli affreschi come quello della Madonna del Latte, la chiesa di Santa Maria de Idris scavata nel fianco del Monterrone, e la cripta di San Giovanni che attraverso un cunicolo interno, formano un unico complesso. Il Convicinio di Sant’Antonio è formato da quattro chiese raggruppate intorno ad un cortile centrale.
5. Le architetture più celebri
in foto: Duomo di Matera. Foto di Sailko
L’edificio religioso più importante di Matera è la Cattedrale della Madonna della Bruna e di Sant’Eustachio. La chiesa si affaccia sul Sasso Barisano e sorge sulla parte più alta della città. La Cattedrale di Matera è in stile romanico-pugliese costruita tra il 1230 e il 1270, anche se negli anni ha subito varie trasformazioni. Al suo interno si ammirano il presepe di pietra che fu realizzato nel 1534 da Altobello Persio, le spoglie di San Giovanni a Matera ed un affresco bizantino della Madonna della Bruna con Bambino. Insieme alla Cattedrale merita una visita il Castello Tramontano, iniziato nel 1500, ma mai terminato per l’assassinio del suo proprietario.
Altro luogo imperdibile nel cuore di Matera è il Palombaro, un enorme cisterna fatta costruire nella prima metà dell’800. E’ una complessa opera ingegneristica che serviva a raccogliere l’acqua proveniente da una fonte naturale per soddisfare il fabbisogno della città.
La Cripta del Peccato Originale è uno dei luoghi più suggestivi del Sud Italia. Questa cripta è un’importante testimonianza della pittura alto-medievale, tanto è che è conosciuta come la Cappella Sistina della pittura parietale. Al suo interno si trovano centinaia di affreschi con scene raffiguranti il Vecchio e Nuovo Testamento.
6. Visitare i Musei della città
in foto: Musma di Matera. Foto di Velvet
Alcuni dei Sassi di Matera sono stati trasformati in Case Museo, dove si cerca di dare un’idea di come si svolgeva la vita. Una di queste è stata adibita a Museo della civiltà contadina, ricavato proprio all’interno di una casa-grotta. Un altro museo interessante è ospitato nel Palazzo Lanfranchi, si tratta del Museo d’arte medievale e moderna della Basilicata, tra cui spiccano le tele di Carlo Levi, l’artista e scrittore che portò Matera all’attenzione dell’Italia con il suo Cristo si è fermato ad Eboli. Il più suggestivo di tutti è però il Palazzo Pomarici, che ospita il Musma, il Museo della Scultura Contemporanea di Matera, con più di 250 opere di artisti internazionali. Il museo per le sue dimensioni è conosciuto anche come Palazzo delle Cento Stanze. Lo stesso edificio è una attrazione, scavato nella roccia è un complesso dedalo di gallerie ipogee.
7. Per la bellezza delle aree naturali nei dintorni
in foto: Parco della Murgia Materana. Foto di Superchilum
La Basilicata si caratterizza per le oasi protette, le riserve e i parchi che sono un intreccio tra naura e cultura. All’interno di queste aree si possono ammirare specie faunistiche e floristiche rare, ma anche reperti di grande valore storico e culturale. Le aree da visitare nei dintorni di Matera sono il Parco della Murgia Materana, la Riserva Regionale San Giuliano ed il Colle Timmari.
8. La bontà della cucina di Matera
in foto: pane di matera
Durante la visita a Matera tra le bellezze da ammirare troverete anche tante squisitezze da gustare. La cucina di questa zona d’Italia è legata alla cultura contadina, con piatti semplici e genuini. Uno dei prodotti di punta è l’olio ottenuto dall’oliva majatica, ma anche il pane che ha la certificazione IGP. Tra i piatti tradizionali c’è la pasta fatta a mano condita con cime di rapa, funghi o formaggi. Tra le specialità ricordiamo la pignatta, un piatto a base di carne di pecora e verdure cotte in una pentola di terracotta tradizionalmente nel forno a legna, la Ciallèdd un piatto realizzato con pane raffermo, patate, cipolle, erbette, uova e rape e la Crapiata a base di legumi.