Il tema dell'accessibilità alla propria abitazione è sempre più sentito dai professionisti, in particolare architetti, ingegneri, interior designer e aziende che progettano, realizzano e distribuiscono impianti e arredi per migliorare la qualità della vita attraverso l'elaborazione di soluzioni che incrementino l'accessibilità in casa. Il concetto va inteso in senso ampio e si riferisce all'aumento di autonomia di persone con limitazioni derivanti dall'età, patologie, handicap, permanenti o temporanei, i quali mediante un'adeguata accessibilità all'interno delle mura domestiche, tra un piano e l'altro e dall'esterno all'interno, possono beneficiare di una migliore qualità della vita quotidiana.
Altre situazioni che potrebbero richiedere interventi di ristrutturazione o installazione di impianti dedicati riguardano l'arrivo di un figlio, di un genitore anziano in casa o di incidenti che hanno causato una temporanea inabilità a eseguire determinati movimenti.
In tutti i casi, le operazione necessarie a migliorare l'accessibilità degli ambienti domestici contribuiscono ad aumentare il valore dell'immobile e va considerato anche nell'ottica di investimento. A questo proposito, prima di dedicarsi ai lavori di ristrutturazione, è opportuno reperire le informazioni complete sulle agevolazioni fiscali rivolte ai cittadini privati che eseguono interventi per il recupero e miglioramento edilizio e che si traducono in un abbattimento sull'IRPEF da versare all'Erario, o in un rimborso distribuito in più annualità.
Migliorare l'accessibilità domestica: quali interventi eseguire?
Ad oggi sono disponibili diverse soluzioni nell'ambito della domotica moderna (vedi i “5 vantaggi di una casa attiva”), che si avvale delle tecnologie più avanzate e propone soluzioni in grado di fornire un supporto concreto a coloro che hanno difficoltà a eseguire spostamenti o determinate operazioni in casa.
Per valutare quali interventi si rendano necessari per l'adeguamento della casa ai reali bisogni di chi vi abita è indispensabile affidarsi a professionisti che operino nel campo edile da tempo, abbiano maturato un'esperienza documentata nel settore e dispongano di personale qualificato e delle certificazioni di qualità previste in ambito europeo.
É possibile interpellare più di un professionista, che nel momento del sopralluogo potrebbe dimostrare la sua competenza ed empatia nei confronti del cliente.
Sarà proprio la visita all'immobile che consente al tecnico di valutare la situazione, ascoltare con attenzione il committente e proporre gli interventi ritenuti più idonei. Questi ultimi possono avere natura strutturale, che riguarda spesso l'abbattimento di eventuali barriere architettoniche o la redistribuzione dei locali interni, oppure comprendere la sostituzione di impianti domestici già esistenti con attrezzature più moderne, ideate appositamente per semplificare la vita quotidiana delle persone in determinati contesti.
In particolare, nell'ipotesi in cui vi siano persone anziane o disabili, i quali abitano in una casa disposta su più livelli, uno degli interventi che possono essere tenuti in considerazione attiene all'installazione di un ascensore per disabili o di una piattaforma elevatrice, se le dimensioni interne lo consentono.
Per quanto riguarda altri possibili interventi volti a migliorare la qualità della vita quotidiana, un soggetto disabile, che si sposta mediante una sedia a rotelle, beneficerebbe molto dalla ristrutturazione della cucina e del bagno, con l'adeguamento delle altezze e degli spazi di passaggio alle sue esigenze.
Le barriere verticali: come superarle
Una problematica piuttosto frequente riguarda la possibilità di accedere alla propria abitazione in modo autonomo, soprattutto in quei contesti residenziali piuttosto datati, in cui non solo non è presente un ascensore, ma che presentano ostacoli derivanti da scalini posti fra l'androne di entrata e il vano scale. Tali elementi interrompono la mobilità delle persone, in particolare di quelle che presentano handicap o limitazioni motorie.
In tutte queste situazioni, l'installazione di un ascensore, interno o esterno, di un miniascensore oppure un montascale potrebbe risolvere l'annosa questione dell'accesso alla propria abitazione senza l'assistenza di un altra persona.
Nell'ipotesi in cui il dislivello sia di modesta entità, ossia corrispondente al massimo a due o tre gradini e con una pendenza che non supera il 5%, una pedana può rappresentare una soluzione valida, efficiente e soprattutto economica. Nei grandi condomini edificati tra gli Anni Cinquanta e Settanta, la progettazione di una rampa di scale, prima di accedere al vano ascensore, era la norma: pertanto, anche una mamma con un passeggino troverebbe notevole difficoltà persino ad arrivare all'ascensore, ammesso che questo sia abbastanza grande da contenere una carrozzina.
Se le scale sono sufficientemente larghe da ospitare una pedana, le soluzioni possibili sono quelle di posizionarne una fissa, e quindi che occupi una parte delle scale in modo permanente, oppure una pedana mobile, che può essere rimossa quando non serve.
Un'altra soluzione consiste nel montaggio di un montascale a poltroncina o a pedana, che sono composti da una struttura fissa, installata sul corrimano delle scale, e una mobile, con una seduta o una pedana estraibile, che serve a ospitare la persona interessata.
La tecnologia moderna ha consentito lo sviluppo sempre più efficace dei miniascensori, ideali in tutti quei contesti domestici in cui vi sono al massimo due o tre livelli. I vantaggi di installare un miniascensore sono legati all'estrema adattabilità agli spazi interni e di non prevedere dispendiosi interventi strutturali; inoltre, tali strumenti sono versatili, perché rispondono a una pluralità di esigenze, prima di tutto connesse ai pochi centimetri a disposizione.
Alcuni interventi stanza per stanza
Se si esaminano gli ambienti interni di una casa o di un appartemento, gli interventi volti a migliorare l'accessibilità riguardano in larga misura la domotica, la quale applica le innovazioni tecnologiche al funzionamento degli impianti e dei dispositivi presenti in un ambiente.
In questo contesto, gli elettrodomestici smart, che sono collegati al proprio smartphone mediante la rete e quindi controllabili da remoto, costituiscono un notevole passo avanti nell'aumento del comfort legato alla gestione delle incombenze domestiche: accendere la luce, il televisore o programmare il ciclo di lavaggio della lavastoviglie sono operazioni che, oggi, è possibile attivare mediante il comando vocale, in direzione di smart speaker intelligenti i quali, opportunamente programmati, recepiscono le domande e svolgono diverse funzioni.
La smart home contemporanea è un complesso di dispositivi che non necessitano più dell'intervento fisico delle persone per accendersi o spegnersi: aprire un cancello, programmare il funzionamento del riscaldamento o il robot lavapavimenti fanno parte di gesti quotidiani che sono eseguiti premendo un tasto su un telecomando, impartendo un comando vocale o impostando orari e tempi tramite l'app dello smartphone.
Da questo punto vista, la casa intelligente costituisce un valido supporto a tutti coloro che vi abitano, ma in modo particolare ai soggetti che, per qualsiasi motivo, non dispongono della piena mobilità o presentano difficoltà o limitazioni. Infatti, i dispositivi intelligenti sono ideati per semplificare la vita quotidiana delle persone, ma anche per garantire loro un livello più efficace di sicurezza personale: basti pensare ai dispositivi elettronici di soccorso, che si connettono con un tasto ai principali recapiti telefonici di parenti o persone fidate che, nel caso di bisogno, possono intervenire tempestivamente.
Arredamento
Per quanto riguarda l'arredamento di interni, gli ambienti maggiormente interessati dagli interventi di miglioramento di accesso sono il bagno e la cucina.
In base alle situazioni, che possono includere una mobilità ridotta o tramite ausili o deambulatori, in cucina è indispensabile progettare gli spazi in modo adeguato, tali da assicurare un'idonea area di manovra e circolazione. Per quanto possibile, quindi, sono da eliminare le zone troppo ristrette e gli spigoli. Inoltre, tutti gli elettrodomestici posti in cucina e il piano di lavoro dovranno essere ridimensionati alla giusta altezza, per consentire alle persone che vi abitano un accesso corretto agli utensili del locale.
Per quanto attiene al bagno, nel caso di una sua totale ristrutturazione è necessario prendere come riferimento il DM 236/89, che indica le misure dei bagni, i quali devono permettere spostamenti e manovre, anche di chi si avvale di ausili per la deambulazione.
Nell'ipotesi in cui non sia possibile la totale ristrutturazione del bagno, sarà necessario eliminare le strettoie e prevedere rubinetti con fotocellula o miscelatori, sanitari appositamente creati per disabili e docce con sgabello e piatto a filo pavimento, per un accesso agevole.