Rassegna Stampa: Avvocato Davide Cornalba, risarcimento danni, nuovo blog

Quando si parla di risarcimento danni, la prima cosa che viene in mente è quella legata a un incidente, stradale o in ambito lavorativo, ad esempio, dimenticando che questo campo ha applicazioni molto più ampie. Si parla meno, ad esempio, del risarcimento per malasanità, che l’avv. Davide Cornalba, avvocato del foro di Lodi, analizza molto bene in una articolo del suo blog raggiungibile attraverso questo link. Il risarcimento per malasanità comporta, spesso, una trafila piuttosto complessa, che varia in base alla gravità del danno causato. In merito ai danni causati da “lesione all'integrità psico-fisica o da perdita/grave lesione del rapporto parentale”, ricorda l’avv. Davide Cornalba, la Suprema Corte di Cassazione fa riferimento alle tabelle del Tribunale di Milano, tabelle elaborate dall'Osservatorio sulla Giustizia Civile, aggiornate al marzo 2018.

A proposito della lesione permanente

Si presume sempre che la “lesione permanente dell'integrità psico-fisica della persona” quello che viene definito anche “danno biologico” è quello “accertabile in sede medico-legale e che viene espresso in termini percentuali, che nelle tabelle sono parametrati all'età del soggetto. Questo danno, ricorda l’avvocato Davide Cornalba, va oltre il semplice danno fisico”, ricorda ancora Cornalba in un suo interessante approfondimento. Il criterio utilizzato è piuttosto intuibile: il danno comporta un risarcimento maggiore seguendo un criterio inversamente proporzionale all'età del lesionato. Lo stesso danno, dunque, implica un risarcimento più elevato per un soggetto di 20 anni rispetto a uno di 80 anni. Nello specifico l’avv. Davide Cornalba si occupa di “lesioni macropermanenti” che, tradotte in percentuali, sono quelle che superano il 10%. Accanto al coefficiente stabilito dalle tabelle, poi, per il risarcimento per malasanità, può esserci la cosiddetta “personalizzazione del danno”, quella che comunemente, in passato, veniva definita con il termine “danno morale”. In questo caso, rappresenta “la percentuale massima di cui può essere aumentato il danno biologico, ma solo se sussistono prove effettive di una situazione particolarmente afflittiva per il lesionato”, ricorda ancora l’avv Davide Cornalba.

Avvocato specializzato in risarcimento danni

L’avv. Davide Cornalba e il suo staff legale sono specializzati anche nel risarcimento danni, in particolare per sinistri stradali e nel caso di responsabilità mediche. Responsabile di un sinistro stradale, infatti, non sempre è soltanto chi compie il fatto: eventi del genere implicano, quasi sempre, una concatenazione di responsabilità. Situazioni che cambiano da un caso all’altro, che sono differenti se l’evento è avvenuto all’estero o è subìto da un soggetto residente all'estero. Situazioni che devono essere analizzate in base ai parametri liquidativi in continuo aggiornamento e condizionati dalle innovazioni giurisprudenziali, sempre in evoluzione. Si tratta, spiega ancora l’avv.Cornalba, di situazioni che vanno sviscerate sempre in maniera molto dettagliata. Una fattispecie molto particolare e non sempre approfondita adeguatamente è, ad esempio, quella che riguarda il cosiddetto “terzo trasportato”. “Ci sono due principali procedure da poter seguire in caso di sinistro stradale per la richiesta di risarcimento del danno. La prima, quella ordinaria è disciplinata dagli artt. 145 e 148 C.d.A. e la seconda, caratterizzante il risarcimento diretto, trova invece la sua base normativa nell’art.149 C.d.A”, ricorda l’avv. Davide Cornalba sul suo blog. C’è, però, un’altra tutela prevista per legge, quella dei “terzi trasportati al momento dell’incidente stradale, regolata dall’art. 141 C.d.A”. Il terzo trasportato deve essere coperto dall’impresa assicurativa del veicolo su cui viaggiava al momento dell’incidente, e anche se la prassi può sembrare analoga, la pratica va ben distinta da quella del soggetto direttamente coinvolto nell’incidente. “Il diritto al risarcimento del trasportato è regolamentato, ai sensi degli articoli 2043 e 2054 del Codice Civile, dall’art. 141 C.d.A.” ricorda ancora Cornalba in un interessante articolo di approfondimento pubblicato sul suo  blog, e prevede “una garanzia diretta delle vittime di sinistro stradale”. In questo caso, il cosiddetto “rischio di causa” viene spostato dal terzo trasportato alla compagnia di assicurazione del veicolo terzo trasportato “dai rischi e dagli oneri legati alla ricerca del responsabile civile e della conseguente compagnia di assicurazione”.

Risarcimento incidente stradale con feriti: come funziona?

Un incidente stradale con feriti è un evento indubbiamente negativo, che causa problemi non solo economici, ma soprattutto conseguenze per la salute. Il primo passo da fare è capire a chi spetta l’onere di risarcire i danni a seguito di un incidente stradale: allo stesso tempo è bene comprendere gli obblighi dell’assicurato.

In caso di sinistro con feriti, è possibile richiedere un risarcimento. I tempi del risarcimento possono comunque variare in base a determinati fattori. Le procedure per richiedere il risarcimento si suddividono in ordinari o diretti. Il risarcimento diretto è il più comune: è il caso in cui sono coinvolti solo due veicoli, che devono risultare necessariamente immatricolati e assicurati in territorio italiano.

Ringraziamenti: avvocato Davide Cornalba