Rimini, alla ricerca di borghi incantevoli.

Una città ricca di storia,  piena di scorci e angoli che ci riportano con la memoria al tempo più prospero della città di Rimini.

Ci sono alcuni borghi che caratterizzano e offrono questa testimonianza ancora oggi.

Alcuni borghi sono diventati parte di Rimini, sfumano l’uno nell’altro in continuità, lasciando che il turista si perda tra palazzi, strade e profumi.

Il Borgo San Giuliano

Già nell’anno 1000 il borgo era attivo, ospitando famiglie di pescatori e tutte quelle professioni vicino alla pesca. I vicoli restano ancora oggi intatti e permettono ai turisti di assaporare ancora queste antiche atmosfere.

Negli anni ‘90 il borgo ha rischiato di essere distrutto e ricostruito, per fortuna è stata pensata ad una ristrutturazione che ha permesso al turismo di scoprire questa perla rara.

Arrivando dal centro di Rimini, si supera il monumentale Ponte Tiberio e in pochi passi si è subito nel borgo di San Giuliano.

Resta il luogo più romantico della città, affacciato sulla famosa Piazza d’acqua, un tempo foce del fiume Marecchia. Tra i suoi vicoli puoi trovare ristoranti e osterie che ripropongono la cucina romagnola con luce basse, candele o addirittura cestini da pic-nic.

Si, anche pic-nic, il Borgo di San Giuliano confina con il parco Marecchia, una macchia verde che arriva fino al fiume Marecchia e da li fino al mare. Nelle notti di luna piena i prati si riempiono di coppie con i loro cestini pieni di buon cibo romagnolo e calici di vino.

Il Borgo Sant’Andrea

Meno romantico ma pieno di vitalità è il borgo Sant’Andrea, un luogo dove vivere per qualche giorno perdendosi tra i negozietti, artigiani e gastronomie di via Saffi e Piazza Mazzini.

Oppure se avete voglia superata la Porta Montanara  e arrivate fino a Lavatoio superando la Piazza Mazzini. Qui troverete il silenzio senza tempo e con un po’ di immaginazione potrete vedere le signore sbattere e lavare le lenzuola con la liscivia fino a farle diventare bianchissime.

Durante la Festa di San Gaudenzio (14 Ottobre) questo borgo si riempie di musica e cibi da strada. Le botteghe diventano ancora più colorate e tutti riminesi escono per strada a ringraziare il santo patrono.

Verrucchio

Lasciandosi la città alla spalle, partendo dal Castello Sismondo e proseguendo su Via Marecchiese è possibile arrivare a Verrucchio. Dopo 18 km incontriamo uno dei borghi più caratteristici del territorio riminese.

Il punto  di più alto di Verrucchio è la rocca malestiana chiamata Rocca del Sasso, situata a 350 metri sul mare, controlla e domina il panorama che va dalle colline di San Marino fino a San Leo, perdendo lo sguardo tra le valli del fiume Marecchia.

Arrivati nel borgo è possibile parcheggiare subito dopo la piazza Malatesta, cuore della città, in cui c’è il palazzo comunale, un bar ampio e generoso. Inoltre nella stessa c’è un locale dove potrete godervi cassoni e piadine artigianali.

San Leo

Con i suoi circa 80 mila visitatori all’anno resta il borgo più visto della provincia di Rimini.

Capitale storica della regione del Montefeltro, una regione che va dalla Marche fino all’Emilia Romagna. I primi insediamenti risalgono al VI° e sono romani.

Fu luogo di passaggio di San Francesco nel 1213, di Dante nel 1306, prigione di Felice Orsini e di Cagliostro.

Il borgo ospita monumenti illustri:

  • Il duomo di San Leo
    Principale luogo di culto del santo.
  • Il forte di San Leo
    Famosa prigione di Felice Orsini e il conto Cagliostro.
  • La Pieve di Santa Maria Assunta
    Il più antico edificio della città, risale al III° e la prima opera di cristianizzazione della zona.
  • La torre campanaria
    Costruita sulla cima più alta e la costruzione a pianta circolare più antica di San Leo.
  • Palazzo Mediceo
    Costruito tra il 1517 e 1523 per il governatore fiorentino, segnato dall’emblema del Papa Giulio II.
  • Convento di sant’Igne
    Costruito intorno all’olmo ove San Francesco riposò nella sua visita a San Leo (1213).

Per i più sportivi è possibile arrivare a San Leo con trekking mozzafiato, partendo dai Balconi di Piero, punto panoramico  che ispirato alcuni famosi pittori rinascimentali, passando da Monte San Severino e proseguendo verso il Convento di sant’Igne si arriva a San Leo con gli occhi colmi di meraviglia e pace nel cuore.

Rimini non è solo borghi

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