La codifica e la marcatura dei prodotti presenti sul mercato sono procedure che forniscono un gran numero di informazioni relativamente ai prodotti e che, a livello logistico, come facilmente si può immaginare, risultano fondamentali per rendere più efficiente la gestione delle scorte di magazzino; si deve poi tenere conto che, per determinati prodotti, la codifica e la marcatura sono obbligatorie per legge. Fra le codifiche più diffuse si ricordano i codici a barre, i tag RFID e i codici QR.
Oltre che per le imprese, codifica e marcatura sono anche particolarmente utili per i consumatori finali perché mettono in grado questi ultimi di ottenere informazioni dettagliate su un determinato prodotto; si pensi, tanto per fare un esempio pratico, alla codifica e alla marcatura delle uova che consente praticamente di “leggere” il loro percorso e le loro caratteristiche fin dal primo momento.
In estrema sintesi, codificare un prodotto vuol dire assegnargli un codice che contiene un certo numero di informazioni come per esempio data di produzione, data di imballaggio, data di scadenza, ingredienti, eventuale livello di pericolosità e via discorrendo.
Per codificare e marcare un prodotto è ovviamente necessario disporre di un sistema di codifica che di fatto non è che un macchinario gestito da un apposito software che permette di effettuare marcature direttamente su un prodotto e/o sul suo packaging; ovviamente a seconda dei tipi di prodotto o di packaging si utilizzano macchinari diversi.
Codifica e marcatura semplificano la vita
In ambito industriale e commerciale, la codifica e la marcatura dei prodotti sono dei processi senza i quali oggi sarebbe impensabile poter operare; al di là degli obblighi di legge relativi all’etichettatura, la codifica semplifica la vita delle aziende in quanto i vari prodotti sono facilmente e velocemente identificabili; è possibile tracciarli molto rapidamente e le scorte di magazzino possono essere verificate praticamente in tempo reale; inoltre si ha una drastica riduzione degli errori.
In quali settori vengono utilizzate la codifica e la marcatura?
Di fatto, queste tecniche vengono utilizzate in tutti i mercati B2B e B2C; con queste espressioni ci si riferisce rispettivamente al mercato Business to Business (ovvero allo scambio di prodotti e servizi tra aziende) e al mercato Business to Consumer (che altro non è che la vendita diretta al consumatore).
In pratica, ritroviamo questi sistemi nei settori food (prodotti caseari, conservieri e dolciari, carni e pollame ecc.), beverage (acque minerali, vini, birre ecc.), life scienze (prodotti farmaceutici e dispositivi medici), personale care (prodotti cosmetici e per l’igiene personale ecc.), settore industriale e settore dell’abbigliamento.
Quali strumenti si utilizzano?
A seconda del prodotto che deve essere codificato, si utilizzano strumenti diversi tra loro; fra i principali si ricordano i marcatori inkjet (ovvero a getto d’inchiostro), i marcatori industriali laser e i marcatori a trasferimento termico.
A prescindere dal tipo di strumentazione utilizzata, è fondamentale che i sistemi per la codifica e la marcatura dei prodotti siano semplici da utilizzare, con interfacce user friendly in modo da ottimizzare le tempistiche di lavorazione.