Come si diventa PhD student? Cosa sapere sul dottorato di ricerca

Conseguire una laurea specialistica o magistrale può rappresentare, per alcuni, il termine della carriera accademica, per altri è solo l’inizio. Ogni anno sempre più studenti desiderano proseguire i propri studi ed investire sulla propria formazione accademica mediante percorsi post laurea, non stiamo parlando solo di master di I o II livello o corsi di perfezionamento, ma di dottorato di ricerca. Quest’ultimo, che rappresenta il titolo accademico più alto conseguibile in una particolare disciplina o materia, è stato istituito nel 1980. Si tratta, infatti, di un percorso pensato per tutti coloro che voglio proseguire gli studi e iniziare la ricerca in un determinato ambito, disciplina o materia, al fine di acquisire specifiche competenze e conoscenze di tipo scientifico. Il programma di dottorato, purtroppo, non è aperto a tutti, ma è riservato a pochi partecipanti, il cui numero verrà comunicato nel bando di concorso erogato dall’università. Tuttavia, sembrerebbe che uno degli obiettivi imposti dal nuovo governo è proprio quello di aumentare il numero dei dottori di ricerca. Il programma ha una durata che varia da ateneo ad ateneo, tendenzialmente si tratta di un periodo che oscilla tra i 3 e i 4 anni che culmina con la stesura e la discussione di una tesi di dottorato. La tesi dovrà essere frutto di una ricerca originale svolta dallo studente durante tutto l’arco del programma di dottorato e dovrà essere difesa davanti a una commissione di esperti. Completato con successo il programma di dottorato si ottiene il titolo di PhD ( Philosophiae Doctor)/Dottore di ricerca in una particolare disciplina o materia.  

 

Che cos’è il dottorato di ricerca?

Attraverso il dottorato di ricerca, il dottorando acquisirà conoscenze e competenze scientifiche con riguardo alla materia o disciplina a cui il programma di dottorato fa riferimento. L’accesso a questo percorso di alto livello è subordinato al superamento di un concorso pubblico – per titoli e prove d’esame (l’ammissione prevede il superamento di una prova scritta ed una prova orale) – indetto dall’ateneo o da un ente di ricerca. La regolamentazione specifica di accesso al dottorato di ricerca è rimessa all’autonomia dell’università/ente di ricerca, pertanto, ogni università ha un proprio regolamento nel quale si andrà ad esplicitare l’accesso al dottorato. Il percorso per il dottorato di ricerca è di due tipi: incentrato sul progetto di ricerca presentato durante la domanda di partecipazione al concorso; incentrato sulla ricerca, sull’indagine e sull’approfondimento di metodologie relative ad un determinato settore o disciplina.      

       

E come si diventa PhD student? Requisiti di accesso e candidatura

La partecipazione al concorso per il dottorato di ricerca è subordinata, necessariamente, al conseguimento di: una laurea, che sia uno dei corsi di laurea triennale di un ateneo telematico a cui fa necessariamente seguito una laurea specialistica magistrale; una laurea magistrale a ciclo unico; o un titolo di studio estero che dovrà essere riconosciuto. Poco importa se il titolo sia conseguito mediante un ateneo online o in presenza, in quanto il MIUR ha riconosciuto loro pari valore legale, come ad esempio la laurea conseguita presso l’Università Telematica Niccolò Cusano. Bisogna possedere elevate competenze linguistiche, in questo caso il livello di inglese richiesto dovrà essere comprovato da una certificazione ufficiale, infatti ci saranno periodi in cui la circa sarà condotta all’estero.

Come va presentata la domanda? A questa va allegata: il Cv nel quale indicare eventuali esperienze di ricerca ed eventuali pubblicazioni scientifiche; una certificazione attestante i propri risultati accademici; una lettera di referenza, di solito scritta da un docente universitario e una lettera motivazionale personale e il progetto di ricerca. Presentata la domanda, valutati i titoli accademici e superato il concorso, il dottorando potrà finalmente iniziare il proprio percorso di ricerca. L’accesso al dottorato di ricerca può essere senza borsa di studio e con la borsa di studio, nel secondo caso l’attività di ricerca viene equiparata ad una sorta di attività lavorativa. In ogni caso, la borsa di ricerca viene riconosciuta a coloro che si collocano ai primi posti della graduatoria finale. Ove se ne abbia la necessità è possibile sospendere, interrompere o chiedere la proroga del proprio percorso. Questa possibilità può essere esercitata solo per 1 anno, in questo caso l’eventuale borsa di ricerca sarà sospesa.

Durante gli anni del dottorato, il dottorando ha la possibilità di partecipare a seminari e partecipare a corsi per dottorandi; può prendere parte a seminari in qualità di relatore, svolgere l’attività di assistenza universitaria per una determinata cattedra, gestendo lezioni ed esami. Il passaggio all’anno successivo non è automatico ma è subordinato alla valutazione della relazione che il dottorando ha realizzato circa l’attività di studio e ricerca svolta fino a quel momento. Come già anticipato, il percorso di studi si conclude con la presentazione, da parte del dottorando, di una tesi di dottorato contenente le ricerche svolte in linea con il progetto di ricerca presentato nella domanda di ammissione.

Questo titolo viene riconosciuto a livello internazionale e apre molte opportunità di carriera sia in campo accademico (lavorando come ricercatori, professori universitari in Italia e all’estero) sia non accademico (lavorando come esperti in diversi settori o candidandosi per posizioni di alto profilo). Infatti, secondo l’indagine condotta da Almalaurea nel 2021, l’88,1% di coloro che hanno conseguito un dottorato di ricerca, trova un’occupazione entro un anno. Dunque, rispetto ad altri percorsi post laurea sicuramente conseguire un dottorato di ricerca conviene.