Se da qualche anno sempre più persone decidono di aprire una società a Dubai, le particolari condizioni di questo momento storico stanno rendendo il terreno economico e finanziario degli Emirati Arabi ancora più fertile. Infatti, nell’Emirato di Dubai si sente sempre più spesso parlare russo, data la presenza sempre più massiccia di coloro che vengono definiti come “oligarchi”. Colpiti dalle sanzioni internazionali e preoccupati per lo scenario politico, si stanno allontanando da quella che, in questo 2022, è divenuta una delle zone calde del mondo per trovare in Dubai il loro nuovo paradiso.
A prescindere dalle questioni politiche all’origine di tale situazione, la conseguenza è che i magnati della Russia stanno cercando lidi più sicuri. E con loro si spostano i relativi capitali, pronti a trasformarsi in investimenti nel mondo del Business emiratino. Senza dimenticare che Dubai resta una destinazione di lusso sotto diversi aspetti, dal turismo alla vita quotidiana, e quindi attira l’attenzione di chi vive e investe nel settore del luxury.
Non c’è però bisogno di avere una disponibilità economica degna di un grande finanziere per aprire una società a Dubai, occasione oggi alla portata di tutti, a prescindere dal capitale che si ha e addirittura dalla nazione in cui si risiede. E’ infatti possibile diventare imprenditori a Dubai anche operando dall’estero, grazie alle professioni digitali, capaci di annullare le distanze moltiplicando le opportunità.
E’ stato chiaro durante l’Expo, inoltre, come Dubai sia totalmente rivolta al futuro e all’innovazione. L’esposizione internazionale ha una volta di più messo in evidenza l’inclinazione futuristica di uno Stato moderno, che punta sull’HiTech, la sostenibilità e l’imprenditoria.
I motivi per rivolgere l’attenzione a Dubai
Per qualcuno può sembrare una sfida troppo grande, quella di avere la propria società a Dubai; invece è assolutamente fattibile, che sia una impresa onshore oppure offshore, gestita anche da remoto. Perché proprio questo Paese? Ecco i motivi che lo rendono la scelta perfetta per il business del futuro.
Posizione strategica
Gli Emirati Arabi si trovano al centro dello scenario economico mondiale, dal punto di vista geografico ma anche culturale. Una posizione ottimale per scambi commerciali, che tiene conto non soltanto della nota linea Oriente – Occidente; da qui le imprese cinesi passano per arrivare in Africa, mentre il sub continente asiatico sfrutta questo trampolino per raggiungere il Sud America.
Dubai diviene il crocevia ideale per imprese di import-export che operano su piattaforme e-commerce di respiro internazionale, considerando anche la presenza di porti e aeroporti fra i più attivi del mondo.
Stabilità economica e politica
Nella classifica Index of Economic Freedom del 2022, gli Emirati Arabi sono al primo posto fra i Paesi della regione mediorientale/nordafricana, e al 33esimo posto a livello mondiale (su 185 Paesi). Un risultato raggiunto grazie a uno apparato economico trasparente e favorevole agli investitori stranieri, facilitato dalla durevole stabilità politica.
Zone franche e free zone
Le free zone sono quelle aree che concedono vantaggi fiscali agli imprenditori. Al momento se ne contano oltre 50, alcune generaliste (dove si applicano le medesime regole a prescindere dal tipo di attività svolta) altre specifiche (accolgono imprese che si occupano solo di alcuni settori).
La loro notorietà è data dal fatto di essere delle “zone franche”, ovvero in cui gli investitori saranno completamente esentati dal pagamento delle tasse.
Infrastrutture all’avanguardia
La modernità della Città stato si esprime anche in un settore che è invece un punto debole del Vecchio continente: la modernità e l’efficienza delle infrastrutture, dalle strade fino agli aeroporti di respiro internazionale. La pianificata costruzione di edifici residenziali di alto livello e strutture turistiche di lusso, nonché di impianti commerciali e industriali sapientemente pensati, ha ridisegnato Dubai con un ambiente urbano moderno e vivibile.
Fiscalità leggera
Non da ultimo, l’attrattiva per le nuove società site nelle Free Zone di Dubai è l’assenza di tassazione sugli utili, e anche sui dipendenti; una rivoluzione per chi sta pensando di fare impresa in Italia. A questo si affianca la bassa percentuale applicata come dazio doganale, che è circa del 5 per cento sulla maggioranza dei prodotti, e i trattati per evitare le doppie imposizioni fiscali, che Dubai ha sottoscritto con i 50 Paesi che rappresentano i principali partner commerciali.
Attenzione però: per quanto la fiscalità leggera faciliti l’imprenditoria, non può essere l’unica motivazione che spinge ad aprire una società a Dubai. Soprattutto, nulla deve essere lasciato all’improvvisazione. E’ fondamentale affidarsi a esperti come Daniele Pescara, CEO di Falcon Advice, società con sede a Padova e Dubai; con oltre un decennio di esperienza nel campo degli investimenti internazionali, apertura e trasferimento di società a Dubai, e accreditato presso i più importanti Istituti di Credito degli Emirati Arabi, è divenuto il punto di riferimento per gli imprenditori italiani che desiderano spostarsi lì.
Un professionista che saprà illustrare i molteplici vantaggi dell’imprenditoria a Dubai, da valutare nel loro insieme per sfruttarli al meglio e aumentare le possibilità di successo del proprio business.